Quando si tratta di una piccola somma di denaro o di gioielli che portate spesso, non è neppure molto pratico correre ogni volta in banca. In questo caso, è più facile conservarli a casa vostra, in un posto che ritenete sicuro. Se volete rendere più difficile la situazione a eventuali scassinatori, potete optare per una cassaforte.
Il primo criterio importante di cui tener conto è il materiale a cui la cassaforte è ancorata. Il calcestruzzo è il migliore, ma anche la pietra dura può andar bene. Invece, i mattoni friabili, il calcestruzzo cellulare, il legno, i blocchi e le lastre di gesso non vanno bene. Bulloni o perni a espansione solidi sono senza dubbio più resistenti di bulloni leggeri o di semplici viti.
I bulloni devono avere un diametro minimo di 10 mm e penetrare nel muro per almeno 60 mm. Se necessario, acquistate personalmente dei bulloni robusti. In genere, i fori di fissaggio sono già stati praticati nella cassaforte. A volte, dovete soltanto limitarvi a fare un foro con il trapano nei punti di riferimento segnati sulle pareti di acciaio, per potervi introdurre i bulloni.
Se si tratta di un modello unicamente antieffrazione, che ha in genere pareti di acciaio relativamente sottili, potete, se necessario, praticare dei fori supplementari. La solidità dell’ancoraggio aumenta ulteriormente se mettete delle grosse rondelle sotto ogni bullone.
Occorre evitare che lo scassinatore si porti via la cassaforte (soprattutto se è del tipo più leggero) per forzarla con tranquillità altrove.