La stagione migliore per visitare il Parco del Circeo è la primavera o l’autunno. Se decidi di passare una giornata con parenti o amici, ti consiglio un itinerario particolare, dal carattere naturalistico e non solo. In macchina il percorso che andrai a fare, una volta lasciata Latina in direzione di Borgo Isonzo, si imbocca la statale Pontina, fino a San Vito. Si arriva a San Felice Circeo, passando per la Torre Olevola e la torre Vittoria. Dall’abitato di San Felice si sale al faro di Torre Cervia. Si prosegue poi per Sabaudia, da dove si rientra a Latina.
Si parte da Latina, una moderna città che fu fondata nel 1932 con il nome di Littoria, nella zona bonificata della regione pontina. Attraverso l’Agro Pontino si viaggia verso San Felice Circeo, una cittadina di antiche origini, appartenne persino, nel XIII secolo, ai Cavalieri Templari, che vi hanno lasciato una torre e secondo la leggenda, la maga Circe compiva i propri incantesimi d’amore.
Il monte Circeo nonostante sia solo 541 m, domina la pianura, e le sue pendici ospitano numerose carverne e grotte. Le più importanti, la grotta delle Capre, la grotta del Fossellone e la grotta della maga Circe, raggiungibile solo dal mare. Tutto il promontuorio, compreso l’abitato di San Felice, rientra nel territorio del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934, ed è il più piccolo dei parchi nazionali, ma anche il più eterogeneo essendo l’unico ad estendersi sia in ambiente marino che insulare.
Arrivati al parco, vi è un centro visitatori a disposizione del pubblico a Sabaudia. Potrete ammirare la flora che è varia e dal carattere tipicamente mediterraneo. Le querce costituiscono circa 80% della foresta, e poi pioppi, frassino, il lauro. Ovunque è presente la macchia mediterranea, e quindi potrete vedere il ginepro, oleastro, e la ginestra. La fauna è dominata da 230 specie di uccelli, tra cui il fenicottero rosa. Avrete passato una bella domenica a passeggiare e ammirare un parco veramente unico.