L’autocertificazione consiste nella facoltà riconosciuta ai cittadini di presentare, in sostituzione delle tradizionali certificazioni richieste, propri stati e requisiti personali, mediante apposite dichiarazioni.
Le autocertificazioni hanno la stessa validità temporale dei certificati rilasciati dalla pubblica amministrazione.
I certificati rilasciati dalla pubblica amministrazione che riguarda stati e fatti personali che non vanno incontro a modifiche hanno validità illimitata. Esempi sono il certificato di nascita, il certificato di stato di famiglia, il certificato attestante il titolo di studio.
I certificati anagrafici e di stato civile hanno invece validità di sei mesi dalla data del rilascio e fanno parte di questa categoria il certificato di residenza, quello di stato di famiglia, il certificato di godimento dei diritti politici e iscrizione alle liste elettorali, il certificato di cittadinanza, gli estratti e le copie integrali degli atti di nascita e di matrimonio.
Le autocertificazioni devono essere sempre accettate dalla Pubblica Amministrazione e dai gestori o esercenti pubblici servizi. I privati, anche se possono accettare l’autocertificazione non hanno questo tipo di obbligo.
In effetti la pubblica amministrazione può richiedere soltanto autocertificazioni e mai certificati relativi a informazioni di cui essa stessa sia già in possesso.
Possono presentare una dichiarazione sostitutiva i cittadini italiani o dell’Unione europea; le persone giuridiche o le società di persone, passando per le pubbliche amministrazioni. Anche gli enti, le associazioni e i comitati che hanno sede legale in Italia o in uno Stato membro dell’Unione Europea. Tutti i cittadini extracomunitari con regolare soggiorno in Italia limitatamente ai dati e ai fatti che possono essere certificati in Italia dalla Pubblica amministrazione.
Qualora risulti necessario controllare la veridicità delle dichiarazioni nel caso in cui gli stati, i fatti e le qualità personali dichiarati siano certificabili o accertabili da parte della pubblica amministrazione, l’amministrazione procedente entro quindici giorni richiede direttamente la documentazione all’amministrazione competente.
Va ricordato che quando si ricorre all’autocertificazione ci si assume la responsabilità di ciò che si scrive infatti nel caso di dichiarazioni falsi o inesatte si possono rischiare multe e sanzioni penali.